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che per la stessa cagione e lo stesso fine ci furono donati dagl’Iddii; chè veramente la parola è indirizzata al fine sopraddetto, molto conferendo ella al conseguimento suo: e cosí quanto ha di giovevole nella musicale voce tutto deputato è all’udito, a cagione dell’armonia. E l’armonia che ha movimenti simili alle circulazioni della nostra anima, a chi si giovi sapientemente delle Muse non parrà ella fatta a procurare stolta dilettazione, come si pensa al dí d’oggi; ma sí perchè fosse a noi aiutatrice a ricomporre in bello ordine le circulazioni della nostra anima, e a concordarle con lei medesima: sí, per questo fu donata a noi dalle Muse. E simigliantemente fu donato il ritmo, perchè ci aiutasse a illeggiadrire l’abito, il quale è nei piú senza modo e grazia.

XVII.

Le cose che insino a qui sono dette, han chiarito, salvo poche, quello che fu operato dalla Mente; ma ci conviene aggiungere quello che fu fatto da Necessità: perocchè mista è la generazione di questo mondo, essendo esso stato generato dell’accordanza di Necessità e di Mente. Ma la Mente donneggiando la Necessità, confortolla di voler ridurre al Bene la piú parte delle cose che si generavano; ed essendosi la Necessità alla persuasiva sapienza di lei umiliata, cosí da principio fatto è per tale modo questo universo. Onde se alcuno vorrà dire di quello come veramente è generato, ci dee anche mischiare c