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mile. E fatto è così dì e notte, per questa ragione; e sono essi il giro della circulazione una e sapientissima. Allora il mese si compie, quando la luna, girata attorno per lo suo cerchio, giugne il sole; e allora l’anno, quando il sole eziandio rigirato ha la sua strada. I giri degli altri pianeti, non avendoli intesi gli uomini, eccetto pochi fra molti, nè li addimandano con nomi, nè li commisurano fra loro, facendo le ragioni con numeri; in modo che ignorano, per così dire, che tempo sono altresì i loro errori smisuratamente molti e varii maravigliosamente. Ma però malagevole cosa non è a intendere, che allora il perfetto numero compie il perfetto1 anno, quando compiuto il moto loro tutti gli otto giri, il quale misurato è dal cerchio del medesimo che muovesi d’una medesima forma, al principio sono rivenuti di dove pigliaron le mosse. Così e per questa ragione sono nati tutti quegli astri che viaggiano per lo cielo e fanno loro svolte, acciocchè questo mondo, quanto più poteva, fosse simigliantissimo al perfetto e intelligibile animale, accostandosi alla natura eterna di quello.

XII.

E già in ogni cosa, infino alla generazione del tempo, fatto è il mondo a similitudine del suo esempio: se non

  1. Cioè il così detto grande anno.