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alle cose che divengono, e in rispetto a quelle che rimangono medesime eternalmente. il logo1, che è similmente verace, o si volga a cosa la quale abbia natura del medesimo, ovvero dell’altro; rigirandosi dentro quello che da sè muovesi senza suono e voce; quando s’indirizzi a cosa sensata, e il cerchio dell’altro ne dà a tutta l’anima le novelle, girando regolarmente, allora le vere opinioni si generano e le ferme credenze: quando poi s’indirizzi a cosa intellettuale, e il bene roteante cerchio del medesimo sparge le novelle, allora intelligenza e scienza si compiono necessariamente. Se persona volesse mai dimandare con alcun altro nome che quello di anima questa nella quale si generano le due nominate forme di conoscimento, ella certo in niuno modo direbbe vero.

X.

Il Padre, come vede muovere e vivere questo suo generato simulacro degli Iddii eterni, s’allegra; e dalla allegrezza pensò nel cuore suo di farlo tuttavia piú simigliante all’esempio. E perocchè questo è eterno animale, egli si fu messo a fare questo universo altresí tale, secondo il potere suo. La natura dunque dell’animale era eterna; ma non potea essere che questa cosa s’adattasse perfettamente a quello che è generato; e pensa fare

  1. il verbo interiore dell’anima.