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mini questa, siccome principal ragione della generazione e del mondo, adopera dirittamente. Imperocchè Iddio, volendo che tutte le cose fossero buone, e, quanto poteva, niuna rea, prendendo ciò ch’era a vedere, che non istava quieto ma sregolatamente movevasi e inordinatamente, sì dal disordine ridusselo a ordine, giudicando egli questo al tutto essere migliore di quello. Ora, al Bonissimo lecita cosa nè fu nè è di fare altro, se non ciò ch’è bellissimo; e da poi ch’egli, ragionando nel cuore suo, trovò niuna delle visibili opere, privata di intelletto, considerata intera, non potere mai essere più bella di quella che ha intelletto; e non potere abitare intelletto in checchessia, senza anima; per cotesto ragionamento componendo egli un’anima dentro a un corpo, fabbricò l’universo, per compiere la più bella e buona opera che mai si potesse. Adunque è a dire verosimilmente che questo mondo è generato vivo, animato e in verità intelligente, per provvidenza di Dio.

Se egli è così, seguita ora a dire a similitudine di quale degli animali abbialo fatto il Componitore. Non reputeremo noi che egli abbialo fatto a similitudine di alcuno di quelli che hanno particolar forma; perocchè niuna cosa non può essere mai bella, la quale somigli a alcuna altra ch’è imperfetta. Ma noi poniamo ch’esso a quello è somigliantissimo, del quale sono parti gli altri animali,