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mento divisibile sente e opina il sensibile; e per la medesimezza e l’alterità che sono in diverso grado ne’ due detti elementi intende le relazioni di alterità e di medesimezza le quali, in diverso grado, sono sì nelle idee come nelle cose; e da ultimo, per la essenza media par ch’ella abbia a intendere la relazione che è tra le cose e le idee |||
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IV. Si mostrano ancora questi elementi nel suo moto: perocchè ella per l’elemento indivisibile muove il cerchio del medesimo, o vero l ’ equatore; e per l’elemento divisibile muove il cerchio dell’altro, o vero l’ecclittica: i quali moti, immantinenti che son formati i corpi celesti, si fanno parventi. Nel moto e nel giro dell’ecclittica sono predisegnati gl’intervalli e i moti e i giri e le orbite dei pianeti |||
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V. L’anima che comprende in sè tutte le relazioni aritmetiche e geometriche, fa numeroso e armonioso l’universo |||
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VI. È rispondenza fra il moto interiore, cioè quello del logo, e il moto esteriore. Alla ragione propriamente e alla scienza, risponde il cerchio del medesimo, ovvero dell’equatore; alla opinione, quello dell’altro, ovvero della ecclittica |||
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VII. Nell’anima del mondo riluce più vivamente il simulacro del Bene |||
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