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delle uscite divenuta piú calda, essa novamente volgendosi per questa uscita, desiosa di andare inverso alla natura sua, dentro ricaccia in giro quell’altra aria che è presso dell’altra uscita. E ricevendo quest’aria e rendendo la passione medesima, cosí sbattuta di qua e di là e aggirata, per lo stesso fare suo e patire compie la inspirazione e la espirazione.

XXXVII.

E cosí ancora sono da chiarire le passioni delle ventose medicinali, e lo inghiottire, e le gettate dei corpi, o che si traggano su in cielo o giú in terra; e cosí i suoni veloci o lenti, che paiono acuti e gravi, movendosi alcuna volta disarmoniosi e alcuna volta armoniosi, secondochè sono desti in noi movimenti simili ovvero dissimili1. E per certo, quando i piú veloci movimenti incominciati innanzi son per quetare, e si son fatt

  1. Cioè le dette cose son da chiarire per mezzo del principio che chiarisce la respirazione: il qual è, che non ci è vacuo, e che i singolari corpi tratti al luogo dei cognati loro, si cacciano in giro.