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perchè egli così fosse irrigato, come da vivo ruscello. E prima cavaron canali nascosti laggiù colà dove la pelle muore nella carne, cioè le vene dorsali; due in numero, perocchè ancora il corpo similmente s’indua, in lato destro e sinistro; e le avviaron giù accosto alla spina, sì che elle richiudessero in mezzo a loro la generativa midolla, acciocchè fiorisse ella con il maggior rigoglio che potesse mai, e l’onda sua di lì assai lievemente nell’altra parte scorrendo, da poi che in giù dichina, tutte per uguale modo le irrigasse. Dopo ciò scindendo attorno al capo le vene e per contrario verso li rami loro intrecciando, quelli del lato diritto del corpo piegando verso al sinistro, e quelli del sinistro lato verso al diritto, acciocchè esse, e anco la pelle, legassero il capo con il busto; perocchè il capo presso al cocuzzolo non era cinto in giro di nervi; ed eziandio acciocchè le passioni dei sensi fossero da tutt’e due le parti comunicate per tutto il corpo. Dipoi apparecchiarono lo irrigamento in una cotale maniera, la quale più agevole è discernere, se prima noi in questo ci concordiamo: che tutte le cose che si compongono di parti più piccole rattengono quelle composte di parti più grosse, e che, per lo contrario, queste non rattengono quelle; e che il fuoco sovra tutt’i generi è quello che si compone di parti piccolissime, ond’egli trapassa per acqua e terra