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d’osso e carne non fermentata, sì che riuscissero le due nature a una la quale avesse media possanza, usando d’un cotal colore giallo: e però i nervi son più consistenti e tegnenti che le carni, e più morbidi che le ossa e più umidi. E Iddio, con la carne e i nervi avvolgendo ossa e midolla, fra loro legò le ossa co’ nervi; poi adombrolle di carni. E quelle ossa avvolge di pochissime carni, le quali erano molto animate; e, per lo contrario, quelle al tutto inanimate di dentro, di moltissime e fittissime: e fa crescere alle commessure delle ossa poche carni, salvo dove ragione mostrò essere bisogno che ce ne fosse, perchè non facessero tardi i corpi per la difficoltà del movimento impacciandone la pieghevolezza; ed eziandio perchè molte essendo, spesse e fra loro pigiate forte, istupidendo il sentimento per la durezza, avrebbero ingrossato la memorativa e la intellettiva. E però le cosce e le gambe e il torno delle anche e le ossa delle braccia e delle antibraccia e le altre nostre ossa private di articolazioni, e tutte quelle che sono vacue di mente a cagione della poca anima che è nella midolla, tutte queste furono affoltate di carni; non così quelle ossa le quali sono vaselli della mente. E, salvochè appositamente Iddio non abbia fatto di carne alcuno organo per lo ministerio del senso, come la lingua, la cosa bene sta a quel modo: imperocchè natura niuna la quale nasca e si svolga secondo necessità,