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non crederà che sia facile a conquistare chi abbia possession di ricchezze o proprietà di altra specie, nè dopo conquistato, che sia facile di condurlo al piacer suo; per questo deve avvenire per forza che l’amante porti invidia all’amato il quale sia possessore di ricchezze e si dovrà rallegrare quando costui le abbia perdute. Inoltre l’amante avrà desiderio che l’amato rimanga, quanto più può, senza nozze, senza figliuoli e senza famiglia, desiderando egli di godere le sue dolcezze il maggior tempo possibile. Ora, io ti dico in verità che sono al mondo molte altre cose cattive, ma che il Nume ha mescolato alla più parte di esse un qualche diletto momentaneo, come nell’adulatore, belva terribile e di gran pericolo, ha messo un certo piacere non volgare; e forse alcuno riprenderà la cortigiana, come perniciosa, e con essa molte altre cose di questa specie, sia cose animate, sia abitudini, il cui uso giornaliero troviamo dolcissimo. Ma l’amante all’amato, oltre all’essere un danno, è anche spiacevole nella pratica giornaliera, perchè antico è quel detto che una età piace all’età stessa, ed io credo che l’età simile portando a piaceri simili, forma l’amicizia; e pure anche la pratica di questi tali porta la sazietà.

Egli in fatti è pur vero che ciò ch’è imposto per forza è pesante a tutti in ogni cosa, ma più di tutto, quando ci è dissomiglianza di anni dall’amante all’amato,