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STUDIO CRITICO SUI CANTI POPOLARI 69


ciabella invece, come birro che non nocque mai a persona viva, sarà benedetto nella sua memoria1

Ma il querelarsi a che giova? Gli abusi e le prepotenze continuano e continueranno a coprirsi del pallio della Giustizia; i rigori un dì più che 1’ altro s’ accresceranno senza speranza di vederne il termine. La qual cosa più e più martella l'animo, ed esacerba le piaghe cocenti. La speranza è balsamo di salute, ma se manca, oh chi vorrà sostenere la vita del derelitto?

E frattanto egli è innocente come Gesù Cristo, puro come la Vergine, e tapina così la vita mentre i rei se la godono nelle piazze, e fanno lo gnorri; e dev’esser deportato in Favignana o nella Cittadella di Messina, ovvero nella Colombaia di Trapani, dove non sarà conforto per lui, dove non un viso amico si vedrà affacciare. E perchè la sua donna per arte e per ingegno nol viene a liberare, o nol riduce salvo da quelle orribili segrete? Egli predicherebbe al mondo questo nuovo miracolo e gentile.

Il canto siciliano celebra la Vicarìa vecchia a differenza della nuova. La Vicaria vecchia è l'attuale edificio delle Finanze, nel largo della Marina, una volta


    uggia al popolo, che di persona avida, egoista, che tutto voglia per sè e nulla per gli altri, suol dire: È comu la Mamma di San Petru.

  1. Cianciabella, Orofino, Giordano ecc., nomi di birri mentovati nella Storia di Jachinu Letu, storiella popolare in poesia sulle loro avventure nell’altro mondo. Vedi nel II volume di questi Canti popolari.