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STUDIO CRITICO SUI CANTI POPOLARI 63


delle rette intenzioni. Quando sappiasi, che il soverchio amore od il soverchio odio la partorisce, per guisa che gli estremi vengono in essa a toccarsi, credo siasi saputo abbastanza. Non dubito che gl’Italiani, qual più qual meno, s’abbiano anch’essi ed abbondante consimile maniera di poesia lubrica; ma tengo per fermo altresì, ed il tacerlo non giova, che i Siciliani possano tener fronte a chicchessia di loro: dandomene fondamento la inclinazione non del tutto scevra di voluttà di essi. Al quale proposito forse non è inutile il far avvertire questa nostra particolar natura di porgere le più ovvie verità in parole e frasi espressive e vivaci così, che non possono non ferire l’immaginazione e talfiata il buon costume di chi ascolta.

De’ canti che riguardano il matrimonio, altri lo levano a cielo come unica medicina delle malattie di amore, altri lo bestemmiano quale precipua causa della perdizione dell’uomo. L’idea che maggiormente vi campeggia è il desiderio della donna di andare a marito, e gli ostacoli frapposti dalla suocera; che, quando non abbia da apporre alle virtù della zita, appone al futuro corredo, preceduto già dalla minuta, che ne è il notamente preventivo. Le opposizioni tra suocera e nuora incominciano prima delle nozze, anzi prima della dichiarazione de’ genitori: onde l'una e l'altra rappresentano di santa ragione la discordia della famiglia. Da ciò un bel numero di proverbi sulla suocera e sulla nuora, de’ quali ebbi già a toccare altra volta1, e le querimonie della malcapitata gio-

  1. Proverbi siciliani illustrati: La Suocera e la Nuora, nelle Ore del Popolo, an. 1, n. 6.