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46 CANTI POPOLARI


non trovi spiegazione soddisfacente, parve tuttavia bastevole a dimostrar chiara la sua origine siciliana. In Galati, paese sulle creste de’ Nettunii presso Messina, la Ruggiera, (non Ruggieru), consimile al Ruggeri della montagna pistoiese e in certa guisa alla Tarantella napolitana, può definirsi ballo-canto-pantomima, ed è fatta da quattro persone d’ambidue i sessi1.

Altro genere di gare cantando è quello che ha luogo nelle processioni conducendosi per le strade più popolose il simulacro della Madonna di Mezzo Agosto (Maria Assunta), e della Immacolata. Vari cantatori di quelli che presumono molto di sè si collocano di fronte alla bara, e camminando come se dovessero prender la rincorsa cantano ad alta voce. L’abilità di chi vien loro appresso consiste nell’alzare di più la voce e nel protrarre la cantilena; alla quale cresce sussiego certa attitudine presa dai compagni del cantatore per sostenerlo al di dietro e non farlo cadere. Durante la prima quindicina di agosto i fanciulli conducono essi pure per le strade alcune piccole bare con sopravi adagiata una Assuntina. Non invitati, si fermano davanti una casa o sotto un balcone, e con fresche ed infantili voci cantano alternamente delle canzonette simili alle precedenti, aspettando qualche soldarello. Tra loro si ripetono in piccolo le grandi gare, alle quali mette per lo più fine il padroncino della immagine2.

  1. Sulla ruggiera vedi a p. 355 del v. I degli Usi e Costumi. (Nota della presente edizione).
  2. Altri generi di poesia sono i canti della mèsse (muttetti di lu pisatu), quélli dei zolfatai, da me riferiti negli Usi e Costumi, v. III, p. 169. e I, 448 ecc. (Nota della pres. edìz.).