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STUDIO CRITICO SUI CANTI POPOLARI | 95 |
dati per qualche notizia storica, geografica, economica ed anche morale che possono contenere; perchè consacrando essi le tradizioni, non è dubbio che restano sempre testimoni de’ tempi andati. Così tu vieni a sapere come si pensasse una volta delie donne romane, de’ Francesi, de’ Napoletani ecc. secondo appare dal seguente canto:
Li megghiu donni sunnu li Rumani,
Principi e Cavaleri li Francisi,
Su’ vucca-granni li Napulitani,
Capi ribelli su’ li Missinisi,
Su’ rïalista li Siragusani,
Sciddica-culu poi li Tirminisi,
Spati-e-cuteddi li Palermitani,
E caca -rocchi li Murrialisi1.
Dove, se tu togli certi epiteti poco convenienti ad uomini che hanno comune con ciascuno di noi la patria, troverai la conferma del Neapolitana gens magis verbis,
- ↑ A questo canto, ch’io trovai in Ficarazzi, edito poi dal Salomone-Marino, ho potuto aggiungere tante e così importanti varianti, che ora debbo dirlo quasi del tutto nuovo. Cambia dappertutto, e in Palermo, in Bagheria, Villabate, Salaparuta, ha questi differenti versi:
Chi belli donni chi su’ li Rumaniǃ
Nobili e Cavaleri li Francisi,
Su’ chiacchiaruna li’ Napulitani,
Ca giacubina su’ li Missinisi,
Giría-zuccu li Cifalutani, Sciddica-culu su’ li Tirminisi,
Panzi-abbuttati su' li Miliciani,
Cull’occhi torti li Castiddazzisi.
E davvero che in questi due rispetti si hanno delle caratteristiche etnografiche di tutti questi paesi.