Pagina:Pisacane - Saggio sulla rivoluzione.djvu/87


Capitolo Secondo



V. Nazionalità. — VI. Libertà. — VII. Unità. — VIII. Federazione.


V. Senza obbliare le verità economiche rammentate nelle precedenti pagine, e le conseguenze da esse dedotte, restringeremo le nostre considerazioni fra i confini che le alpi ed il mare segnano alla nostra patria: e prima di farci a scrutare l’avvenire verremo svolgendo quei popolari concetti che sembrano riassumerlo, mentre essi non potranno ch’essere la conseguenza e l’effetto.

In Italia il concetto sociale appena albeggia, traspare appena fra i voti e le speranze universali, il politico predomina, e la ragione è per sè medesima evidente; un popolo a cui negasi una patria crede un tal fatto cagione assoluta dei mali suoi, e conquistandola spera alleviarli; nondimeno i fugaci esperimenti del 48 e 49 hanno fatto scemare fra gli italiani, e per essi non intendo una setta, ma l’intera nazione, il prestigio che aveva il politico concetto. Se malamente sopportansi le presenti miserie, sentesi eziandio che un cangiamento di forme, di nomi, d’uomini non è rimedio efficace; ed un tal sentimento comechè sconfortante pel presente è segno indubitato di migliore avvenire, avvegnachè sarebbe impossibile abbracciare nuove idee, nuovi ordini, prima che il fatto non avesse distrutto le presenti illusioni e gli antichi pregiudizii. Inoltre sono le relazioni di stato a stato così intime e così intrecciate in Europa