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queste leggi eterne ed incontrastabili, che debbono essere la base del patto sociale, emergono i seguenti principii, i quali riassumono l’intera rivoluzione economica:

1.° Ogni individuo ha il diritto di godere di tutti i mezzi materiali, di cui dispone la società, onde dar pieno sviluppo alle sue facoltà fisiche e morali.

2.° Oggetto principale del patto sociale, il guarentire ad ognuno la libertà asssoluta.

3.° Indipendenza assoluta di vita, ovvero completa proprietà del proprio essere, epperò;

a) L’usufruttuazione dell’uomo all’uomo abolita;

b) Abolizione d’ogni contratto ove non siavi pieno consenso delle parti contraenti;

c) Godimento de’ mezzi materiali, indispensabili al lavoro, con cui deve provvedersi alla propria esistenza;

d) Il frutto de’ proprii lavori sacro ed inviolabile.

Determinata con tre principii fondamentali la rivoluzione economica, passeremo alla politica.

I bisogni sono i limiti della libertà ed indipendenza. Questa legge è innegabile ed universalmente sentita. Ogni altra legge o principio, non sentito ma predicato, non può essere altro che impostura di qualche scaltro che tenda profittare dell’altrui semplicità, ovvero effetto dell’ignoranza di chi predica e di chi ascolta, e la gerarchia, che viola direttamente libertà ed indipendenza, è contro natura.

La sovranità risiede nella nazione intera. Gli atti di ogni uomo sono proporzionati e conseguenza della facoltà di sentire, variabile in ogni individuo; del pari, gli atti della sovranità sono proporzionati e conseguenza della media fra tutte le facoltà di sentire de’ varii individui che la compongono: media in cui son distrutte tutte le particolari influenze alle quali ogni essere più o meno soggiace: la sovranità è il senso comune, ovvero,