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La congiura del Rutli che divampava con la battaglia di Morganten, ed inaugurava la libertà svizzera, non avrebbe avuto luogo senza l’avversione che Alberto d’Austria ebbe per le franchigie, e l’efferata tirannide di Gessler suo proconsole. Nè l’Olanda senza il S. Uffizio ed il duca d’Alba sarebbesi francata dal terribile giogo sotto cui gemeva. E se l’Inghilterra avesse rispettata l’indipendena amministrativa delle sue colonie, l’America farebbe parte del suo impero. Avendo dimostrato come i reggimenti moderati allontanano le cagioni dell’insorgere, ci faremo a studiare sino a che punto essi favoriscono lo sviluppo delle idee.

Pochi oggi giorno sono i cultori delle scienze economiche e politiche; la noncuranza che generalmente si ha per la cosa pubblica, l’utile individuale affatto disgiunto dall’universale, sono cause di cotesto male. Quei che se ne occupano non già per farsi ripetitori, ma per trarre nuove conseguenze, scovrire nuove verità, ed elevarsi all’applicazione, riscontrano nella società, in cui vivono, non solo le cagioni determinanti a farlo, come è naturale, ma eziandio le istituzioni, i costumi di essa società prescrivono i limiti alle loro ricerche a guisa che la scienza si distende, secondo l’intensità e la purezza delle cagioni determinanti. Tra le nazioni che godono qualche franchigia le cagioni determinanti sono numerosissime, ma valgono tali studii non già all’esplorazione dei mali, sì piuttosto alla ricerca del bene; oltrecchè soddisfatto un gran numero, pochissimi attaccano radicalmente il governo, e la libertà del dire da questo concessa facendo screditare presso il pubblico gli attacchi e gli attaccanti si limita il campo della critica. Infatti presso queste nazioni il frutto che si ottiene dalle migliaia di volumi che si pubblicano da tante accademie, da tanti dotti e dottrinarii, riducesi a qualche microscopica riforma politica o ritrovato eco-