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tentoni e giudicano e gl’impediscono d’essere ancora in tutto a piacer suo, libero, un altro anche rispetto a noi.


§ 5. Traduzione d’un titolo.


Non l’avevo mai finora staccato così da me mio padre. Sempre l’avevo pensato, ricordato come padre, qual era per me; ben poco veramente, chè morta giovanissima mia madre, fui messo in un collegio lontano da Richieri, e poi in un altro, e poi in un terzo ove rimasi fino ai diciott’anni, e andai poi all’università e vi passai per sei anni da un ordine di studii all’altro, senza cavare un pratico profitto da nessuno; ragion per cui alla fine fui richiamato a Richieri e subito, non so se in premio o per castigo, ammogliato. Due anni dopo mio padre morì senza lasciarmi di sè, del suo affetto altro ricordo più vivo che quel sorriso di tenerezza, ch’era — com’ho detto — un po’ compatimento, un po’ derisione.

Ma ciò ch’era stato per sè? Moriva ora, mio padre, del tutto. Ciò che era stato per gli altri... E così poco per me! E gli veniva anche dagli altri, certo, dalla realtà che gli altri gli davano e ch’egli sospettava,