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§ 1. Mia moglie e il mio naso.


— Che fai? — mia moglie mi domandò, vedendomi insolitamente indugiare davanti allo specchio.

— Niente, — le risposi, — mi guardo qua, dentro il naso, in questa narice. Premendo, avverto un certo dolorino. —

Mia moglie sorrise e disse:

— Credevo ti guardassi da che parte ti pende. —

Mi voltai come un cane a cui qualcuno avesse pestato la coda:

— Mi pende? A me? Il naso? —

E mia moglie, placidamente:

— Ma sì, caro. Guàrdatelo bene: ti pende verso destra. —


Avevo ventotto anni e sempre fin allora ritenuto il mio naso, se non proprio bello, almeno molto decente, come insieme tutte le altre parti della mia persona. Per cui m’era stato facile ammettere e sostenere quel che di solito ammettono e sostengono tutti coloro che non hanno avuto la sciagura di sortire


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