Pagina:Pirandello - Quaderni di Serafino Gubbio operatore, Firenze, Bemporad, 1925.djvu/57

volta; quando per caso non ne esce, è così scomposta la sua azione, così stranamente alterata e contraffatta la sua figura, che nella sala di prova quasi tutte le scene a cui ella ha preso parte, resultano inaccettabili e da rifare.

Qualunque altra attrice, che non avesse goduto e non godesse come lei la benevolenza del magnanimo commendator Borgalli, sarebbe stata già da un pezzo licenziata.

— Là là là... — esclama invece il magnanimo commendatore, senza inquietarsi, vedendo sfilar su lo schermo della sala di prova quelle immagini da ossessa, — là là là... ma via... ma no... ma com’è possibile?... oh Dio, che orrore... via via via... —

E se la piglia con Polacco e, in generale, con tutti i direttori di scena, i quali si tengono per sè gli scenarii, contentandosi di suggerire volta per volta agli attori l’azione da svolgere in ogni singola scena, spesso saltuariamente, perchè non tutte le scene possono eseguirsi con ordine, una dopo l’altra, in un teatro di posa. Ne viene, che quelli spesso non sanno neppure che parte stieno a rappresentare nell’insieme, e che si senta qualche attore domandare a un certo punto:

— Ma scusi, Polacco, io sono il marito o l’amante? —

Invano Polacco protesta d’avere spiegato bene alla Nestoroff tutta intera la parte. Il commendator Borgalli sa che la colpa non è del Polacco; tant’è vero, che gli ha dato un’altra prima attrice, la Sgrelli, per non fargli andare a monte tutti i films affidati alla sua compagnia. Ma la Nestoroff protesta dal canto suo, se Polacco si serve soltanto