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E dietro le vostre spalle sgrana i dolci, limpidi occhi cilestri e si fa rossa rossa Lidiuccia, la vostra nipote; Duccella, come voi la chiamate. Perchè?

Ah, perchè... È venuto già tre volte da Napoli un signorino, un bel signorino tutto profumato, col panciotto di velluto, i guanti canarini scamosciati, la caramella all’occhio destro e lo stemma baronale nel fazzoletto e nel portafogli. L’ha mandato il nonno, barone Nuti, amico di nonno Carlo, amico da fratello, prima che nonno Carlo, stanco del mondo, si ritirasse da Napoli, qua, nella villetta sorrentina. Voi lo sapete, nonna Rosa. Ma non sapete che il signorino di Napoli incoraggia fervorosamente Giorgio a darsi all’arte e ad andarsene a Napoli con lui. Lo sa Duccella, perchè il signorino Aldo Nuti (che stranezza!), parlando con tanto fervore dell’arte, non guarda mica Giorgio, guarda lei, negli occhi, come se dovesse incoraggiare lei e non Giorgio; sì, sì, lei, a venirsene a Napoli per star sempre sempre accanto a lui.

Ecco perchè Duccella si fa rossa rossa, dietro le vostre spalle, nonna Rosa, appena vi sente dire che Giorgio vuol fare il pittore.

Anche lui, il signorino di Napoli, se il nonno permettesse... No, pittore no... Vorrebbe darsi al teatro, lui, far l’attore. Quanto gli piacerebbe! Ma il nonno non vuole...

Scommettiamo, nonna Rosa, che non vuole neanche Duccella?