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Direttore.
E allora non mi resta più altro che salutarla e augurarle che la sua signora si rimetta presto in salute.
Toti.
Grazie infinite, e le sono obbligatissimo, creda, signor Direttore.
Direttore.
Non s’incomodi.... Piuttosto, mi dia ascolto, per carità!... Segua il mio consiglio: si ritiri!...
Toti.
No, no, l’accompagno, prego.
Il Direttore esce. Il professor Toti lo accQiupagTia e poco dopo ritorna; ma trova su la soglia dell’uscio a sinistra Lillina, abbattuta, coi capelli in disordine, gli occhi rossi di pianto. Ha per mano Nini, il bambino.
Ah, tu... Vuoi darmi il bambino?
Lillina.
Per favore.... Non posso badarci.... Dov’è andata Rosa?
Toti.
L’ho mandata io,... Ma dammelo qua il piccino.... Qua, Nini.... vieni qua con me,
Se Io toglie in braccio.
vieni qua, bellino.... lasciala stare la mammina; vedi che ha la buaì
Lillina.
È cosi fastidioso....
TOTI.
Forse perchè ti vede così, povero piccino.... Siamo io e lui, come due mosche senza capo; è vero,