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Atto primo 3?

Marianna.

Sposare? E io dò mia figlia a voi? Avete il co- ragfrio di dire che non nìanca per voi? Pazzo siete, e un'altra cosa siete, che non vi posso dire ! M'avete rovinato la figlia! Infame! Infame! Venire qua a tradimento, come un ladro, a rubarmi l'onore della figliai

ClNQUEMANI.

Chi è pronto? Lui è pronto a sposarti? E io ti dò a lui? Brutta cagnaccia! A un morto di fame vuoi che ti dia? Con uno cosi ti sei sporcata? e hai sporcato il mio nome, l'onore della mia fa- migha! Qua, alla scuola! Ma ora v'aggiusto io! v'aggiusto io!

Cinqtieniani lascia la figlia, brandisce una segffiola e si sca- glia contro Giacomino. Il profes- sor Toti lo trattiene.

Esci fuori, tu! Subito fuori! E non ti far più ve- dere da me! Fuori! fuori! perdio, faccio uno sproposito !

Si divincola dal professor To- ti , riesce a liberarsi con uno strappo violento ; ma Giacomino fugge via per il corridojo, ed egli lo insegue.

Marianna

a Lillina.

Disonorata! disonorata! E che vuoi che me ne faccia più, ora, di te? Piangi la tua vergogna!

ClNQUEMANI

sopravvenendo, furibondo.

Non ti voglio più in casa! Fuori anche tu! Via fuori! Non mi sei più figlia! Vattene alla perdi- zione I Via ! via 1