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34 PENSACI, GIACOinKo!

TOTI.

Eh via! Che ammazzate! Glielo date per marito, e non se ne parla più!

ClNQUEMANI.

Mamma mia! mamma! Mi dica chi èl Glielo dò per marito? Come! Senza sapere chi è? Che dice?

TOTI.

Un bravo giovine: ve lo posso assicurare io: state tranquillo!

ClNQUEMANI.

E chi è? Chi è? Bravo giovine? Dev'esser più svergognato di lei. per fare quello che ha fatto! Il disonore, la vergogna sulla mia faccia! Dov'è? dov'è? dove se n'è andata?

TOTI.

Via! via, Cinquemani, non fate cosi! Non v'ama- reggiate il sangue!

ClNQUEBIANI.

Mi dica dove s'è nascosta, o me la prendo con lei! Qua, voglio averla qua, per mangiarle a morsi la faccia, svergognata!

A questo punto, come un'eco, dall' interno del Gabinetto di Storia naturale, giunge uno rtrillo di Marianna: "Svergo- gnata! „ cui subito seguono due altri strilli, di Lillina e di Gia- comino Delisi, sorpresi dalla ma- dre attraverso la finestra della classe che dà su la Palestra gin- nastica. Immediatamente dopo gli strilli, la porta del Gabi- netto si spalanca e scappano fuori, spaventati, in gran sub- buglio, Lillina e Giacomino, se- guiti subito dopo da Marianna