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Fabio.

Ah. ma non avete in tasca anche me, perdio!

Baldovino.

Anche lei! — anche lei, sipiior marchese! — Io vado adesso a’ia riunione del Consigho. Debbo far l’esposizione. Lei non può impedirmelo. Tacerò naturalmente di quest’eccedenza che il signor Marchetto Fongi mi aveva così bene combinata, e gh darò la soddisfazione di sorprendermi a rubare. — Ah, non dubiti, saprò simulare a maraviglia lo smarrimento del ladro colto In fallo. — Poi aggiusteremo qua ogni cosa.

Fabio.

Voi non lo farete!

Baldovino.

Lo farò, lo farò, signor marchese.

Maurizio.

Ma non si può passar per ladro volontariamente, quando non si è!

Baldovino.

fermo minacciando.

Vi ho detto che son disposto anche a rubare davvero, se v’ostinate a impedirmelo!

Fabio.

Ma perchè, in nome. di Dio, perchè? se io stesso vi prego di rimanere?

Baldovino.

fosco, con gravità lenta, voltandosi a guardarlo, leoninamente.

E come vorrebbe lei, signor marchese, che io rimanessi qua, ora?

Fabio.

Vi dico che sono pentito.... pentito sinceramente....

Baldovino.

Di Che?