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con gli occhi quasi pietosi; questi, invece, aggrondato. Maurizio risponde con un altro cenno negativo del capo, socchiudendo gli occhi, poi apre le braccia. La Signora Maddalena casca a sedere, come annientata, e resta così. Fabio siede anch’egU, ma tutto aggruppato, con le pugna serrate sui ginocchi. Siedo anche Maurizio tentennando il capo, e soffia più di un lungo sospiro per le nari. Nessuno dei tre ha forza di rompere il silenzio che li schiaccia. Ai sospiri soffiati per il na;o da Maurizio, rispondono gli sbuffi a bocca piena di Fabio. La signora Maddalena non può sbuffare e neanche sospirare, ma scuote sconsolatamente il capo, con gli angoli della bocca contratti in giù, a ogni sospiro, a ogni sbuffo degli altri due. A un certo punto Fabio balza in piedi e si mette a passeggiare, fremente, aprendo e serrando le pugna. Poco dopo si alza anche Maurizio, si appressa e si china verso la signora Maddalena, porgendole la mano per accomiatarsi.
Maddalena.
piano, come se si lamentasse, porgendo anche lei la mano. Ve ne andate?
Fabio.
voltandosi di scatto.
Ma lo lasci andare! Non so con qual coraggio abbia potuto presentarsi qua!
A Maurizio. Tu non mi guarderai più in faccia!
Si rimette a passeggiare-