Pagina:Pirandello - Maschere nude, 1918.djvu/259

sato.... Scusa, è mia la colpa? Brutto nome, si, goffo, specialmente per un piccino.... e.... — ti confesso

Pianissimo.

che se l’avessi avuto — di mio — forse non l’avrei chiamato così....

Maurizio.

Ah, vedi! vedi?

Baldovino.

Che vedo? — Ma questo anzi deve dirti che non posso, ora, derogare a questo nome! — Siamo sempre li! — Non è per me; è per la forma! — E per la forma — tu lo capisci — giacché debbo dargli un nome — io non posso dargli che questo! — È inutile, sai? è proprio inutile, che insistano! Mi dispiace; ma non transigo, puoi dirghelo! — Mi lascino lavorare, perbacco.... Sono futilità, codeste!... Mi dispiace, caro, d’accoglierti cosi.... — A rivederci, eh? A rivederci....

Gli stringe in fretta la mano, e via per l’uscio a sinistra.

SCENA TERZA.

Maurizio - La Signora Maddalena - Fabio.

Maurizio resta come uno che sia lasciato in a?so sul più bello. Poco dopo, dall’uscio a destra entrano, uno appresso all’altra, la signora Maddalena e Fabio, mogi mogi, come sospesi alla notizia che attendono. Maurizio li guarda o con un dito si gratta la nuca. Prima la sigli iva Maddalena, poi Fabio gli fanno un muto cenno interrogativo col capo, quella