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cui ho voluto liberarmi, incatenandola in queste condizioni clie mi sono state offerte. — È loro interesse farmele rispettare, come ne ho ferma volontà; perchè, liberato da esse, oggi o dimani, non so proprio dove andrei a finire.
Cambiando tono improvTÌBamente:
Basta, basta.... — Di’ un po’: — Ti han mandato loro da me, appena arrivato?... — Su, su, che hai da domandarmi? Sbrigati, per favore....
Guarda rorologio. Ti ho accordato più tempo che non avrei dovuto. Sai che questa mattina c’è il battesimo del bambino? Ed ho, prima del pranzo, una riunione qua coi consiglieri invitati. Ti manda tuo cugino? Ti manda la signora madre?
Maurizio.
Si, ecco: è appunto per il battesimo del piccino.... — Il nome, senti.... codesto nome che vorresti imporgli....
Eh.... lo sol...
Maurizio.
Ma scusa.... — ti pare?
Baldovino.
Lo so, povero piccino; è un nome troppo grosso! Rischia quasi di restarne schiacciato....
Maurizio.
Sigismondo!
Baldovino.
Ma è un nome storico nella mia famiglia! — Mio padre si chiamava così; il mio avo si cliiamava Cosi....
Maurizio.
Non è una buona ragione per loro — capirai....
Baldovino.
Ma neanch’io — tu lo sai — avrei mai pen
Baldovino.