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PKKSVCT, GIACO sn SOI

prènsile le pietre, che gli alunni ridono e schia- mazzano lo stesso? Arrivano anche a fischiare, perdio!

Tori

con risoluzione.

Signor Direttore, vogliamo parlare sul serio?

Direttore

trasecolando.

Come sul serio? Ah le pare che io le stia par- lando per ischerzo?

TOTI.

No, dico.... sul serio, ecco.... per la cosa in sé, signor Direttore: se voghamo venire al punto della questione, al punto vero, ecco, volevo dire. L'orario, signor Direttore! Mi arrivano stanchi questf ra- gazzi all'ultima ora! Dalle otto e mezzo fermi — braccia conserte — all'ultima ora, che ne vuole più? Io sono vecchio — lei, tanto tanto non scherza — non parhamo di Cinquemani — a una certa età, non sappiamo più compatire questi ragazzini a cui il sangue bolle nelle vene, mi spiego? Ragazzini sono, santo Dio, ragazzini, cavahere mio! Io h guardo serio, non creda: così! Ma le giuro che quando me U vedo davanti con certe facce da santi anacoreti, mentre sotto sotto son sicuro che me stanno combinando qualcuna.... certe trovate, creda, così carine! farmi.... farmi camminare la cattedra, per esempio, mentre ci sto appoggiato con le braccia....

Sbotta a ridere, cerca di fre- narsi sotto gli occhi indignati del Direttore; non ci riesce, pur cercando di ricomporsi con buffi sforzi.

Direttore.

Eh, sfido! Se lei ci sciala cosi!