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Signora Frola.

No.... è stato.... ò stato cosi.... tanto.... tanto per provare....

Ponza.

Lei non può! Lei non deve! Come le può venire in mente di sonare ancora ciò clie sonava la sua figliuola morta?

Signora Frola.

Hai ragione.... si, ah poverino.... poverino I...

Int«iierìta, si mette a piangere.

Non lo farò più!... non lo farò piùl

Ponza.

investendola daTvicino. Vada! vada via 1 vada via!

Signora Frola.

Sì.... si.... vado, vado.... Oh Dio!....

Fa cenni supplichevoli a tutti, arretrando, d’aver rig^uardo al genero, e si ritira piangendo.

SCENA NONA.

Dnn - meno La Signora Frola.

Restano tutti compresi di pietà e di terrore a mirare il signor Ponza. Ma subito, questi, appena uscitala suocera, riprende la sua aria normale, di cupa, affannata tristezza, e dice con profonda commozione:

Ponza.

Chiedo scusa a lor signori di questo triste spettacolo che ho dovuto dar loro per rimediare al male che, senza volerlo, senza saperlo, con la loro pietà, fanno a questa infelice....