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cever visite, né farne l So io solo come si deve trattar con lei! La rovinano! la rovinano!
Agazzi.
Ma no, creda.... le mie donne sapranno bene anche loro....
S’interrompe improvvisamente al cessare della musica nel salotto, da cui viene ora un coro d’approvazioni.
Ecco, guardi.... può ascoltare....
Dair interno, giungono spiccatamente, queste battute di dialogo;
Dina.
Ma lei suona ancora meravigliosamente, signora;
Signora Frola.
Io? Eh.... la mia Lina!.... dovrebbe sentire la mia Lina come la suona!...
Ponza.
fremendo, striEEandosi le mani.
La sua Linai... la sua Linai
Agazzi.
La figliuola?
Ponza.
Ma sente? Dice suona! dice suonai
Di nuovo, dall’interno, spiccatamente:
Signora Frola.
Eh no, non può, non può più sonare, da allora! E forse è questo il suo maggior dolore, poverina!
Agazzi.
Mi sembra naturale.... La crede ancora viva....
Ponza.
Ma non le si deve far dire cosi! Non deve.... non deve dirlo.... Ha sentito? Da allora.... ha detto, da illora! Per quel pianoforte.... certo!... lei non sa....