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SCENA SETTIMA.
Agazzi - Il Signor Ponza - poi Sirelm.
La scena, appena usciti Laudisi e Dina, resta vuota per un pezzo. Seguita dall’interno il suono del pianoforte. Il signor Ponza, entrando per l’uscio in fondo col consigliere Agazzi, udendo le note, si turba profondamente, e il suo turbamento andrà a mano a mano crescendo durante la scena.
Agazzi.
davanti all’uscio in fondo.
Passi, passi, prego....
Fa entrare il signor Ponza, poi entra lui e si dirige alla scrivania per prendere le carte che ha finto di dimenticarsi lassù.
Ecco, devo averle lasciate qua.... S’accomodi, prego... Il signor Ponza resta in piedi, guardando con agitazione verso il salotto, donde viene il suono del pianoforte. Eccole qua....
Prende le carte e s’appressa al signor Ponza, sfogliandole.
È una vecchia pratica.... una contesa, come le dicevo, aggrovigliata, aggrovigliata e molto seria, che si trascina da anni....
Si volta anche lui a guardare verso il salotto, urtato dal suono del pianoforte.
Ma questa musica.... Giusto ora!....