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Laudisi.
I dati di fatto.... già! Che vorresti desumerne?
Agazzi.
Ma scusa 1 Purtroppo non c’è più — ma c’era — se la signora Frola è lei la pazza — c’era, doveva esserci, si potrà trovare domani l’atto di morte della figliuola. — Oppure, non c’è, e non si potrà trovare perchè non c’è stato mai — e allora il pazzo è lui, il signor Ponza suo genero I
Sirelli.
Potresti negar l’evidenza, se domani quest’atto ti venisse presentato?
Laudisi.
Io f Ma non nego nulla io! Me ne guardo bene! Siete voi che avete bisogno dei dati di fatto, dei documenti, per affermare o per negare! Io non so che farmene, perchè per me la realtà non consiste in essi, ma nell’animo di quei due, in cui nonjposso entrare, se noi! per quel tanto ch’essi me ne dicòno.
Sirelli.
Benissimo! E non dicono essi appunto che uno dei due è pazzo? — 0 pazza lei, o pazzo lui — di qui non si scappa! Quale dei due?
Agazzi.
È qui la questione!
Laudisi.
Prima di tutto, non è vero che lo dicano entrambi. Lo dice lui, il signor Ponza, di sua suocera. La signora Frola lo nega, non soltanto per sé, ma anche per lui. Se mai, lui — dice — fu un po’ alterato di mente per soverchio amore. Ma ora, sano, sanissimo....
Sirelli.
Ah dunque tu propendi, come me, per ciò che dice lei, la suocera?