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Amalia.
Ma ajutatemi, per carità.... Io non so più come parlarle, adesso....
AJjG ^’ <■ --• ’^"^ Entra la signora Frola. La si ti r^vJL "^^ ’ttuO-l/ */ gnora Amalia si alza e le viene
/- Signora Frola.,j^,’/.<,,^. - *
Permesso?
Amalia.
Venga, venga avanti, signora.... Sono qua ancora le mie stesse amiche....
Signora Frola.
con mestissima affabilità, sorridendo.
Che mi guardano.... e anche lei, mia buona signora, come una povera pazza, è vero?
Amalia.
No, signora — che dice?
Signora Frola.
Abbiano pazienza un momento.
Con profondo rammarico. Ah, meglio lo sgarbo, signora, di lasciarla dietro la porta, come feci la prima volta! Non avrei mai supposto che lei dovesse ritornare e costringermi a questa visita, di cui purtroppo avevo previsto le conseguenze!
Amalia.
Ma no — perchè?
Dina.
Quali conseguenze, signora?
Signora Frola.
Non è uscito di qua or ora mio genero?
Agazzi.
Ah, si.... — ma è venuto.... è venuto, signora, per parlare a me di.... certe cose d’ufficio....