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diciannoYe anni; una cercaria di capir tutto meglio della mamma e anche del babbo; ma attenuata, quest’aria, da una yivace grazia giovanile.
È venuto ad allogarci la suocera qua accanto, su Io stesso pianerottolo!
Laudisi.
E non era forse padrone? C’era un quartierino sfitto, e l’ha affittato per la suocera. Che ha forse l’obbligo una suocera di venire a ossequiare in casa la moglie e la figliuola d’un superiore di suo genero?
ÀBIALIA.
’ Ma no, chi dice obbligo? Siamo andate noi, io e Dina, per le prime da questa signora, e non siamo state riceva^ — capisci?
Laudisi.
E che cosa è andato a fare adesso tuo marito dal Prefetto? A imporre d’autorità un atto di cortesia?
Amaua.
Un atto di giusta riparazione! Perchè non sì lasciano due signore, così, davanti la porta....
Laudisi.
Soperchierie, soperchierie, prepotenze! 0 che non è dunque più permesso alla gente di starsene per casa sua?
Amaxia. Eh, se tu non vuoi tener conto che l’atto di cortesia volevamo farlo noi per le prime a una forestiera....
Dina.
Via, zietto, calmati, via.... Come sei terribile! Sarà pure la curiosità.... Ma, scusa, non ti sembra naturale?