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Giacomino

dolente, mortificato.

No.... no.... ma se ne vada.... è bene che lei.... che lei se ne vada, professore.

Toti.

si leva a stento, non si regge in piedi, s’appoggia alla poltrona, viene pian piano, pian piano verso il bambino, lo guarda, gli carezza i capelli. Poi, stando sempre presso il bambino, volgendosi a Giacomino:

Quando? Senza.... senza dirmene nulla.... Con chi ti.... ti sei fidanzato?...

Giacomino non risponde.

Dimmelo, con chi?...

Giacomino.

Qua, professore.... È già da un mese....

Toti.

Già da un mese? E seguitavi a venire in casa mia?

GlACOMI.NO.

Lei sa come ci venivo....

Toti.

piano. Zitto.... Zitto. — Con chi?

Giacomino.

Con una povera orfana come me, professore.... Amica di mia sorella....

Toti.

seguita a guardarlo come inebetito, con la bocca aperta, e non trova più neanche la voce per parlare.

E.... e.... e si lascia tutto.... cosi?... e.... e.... e non sì pensa più a.... a niente? non.... non si tien più conto di niente?