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questioni preliminari 23

che, l’altra presso le latine: lì il libero esame o la Riforma: qui il culto della bellezza e della forza, la Rinascenza. I contrasti si moltiplicano nelle istituzioni, nella vita privata, nei costumi, nelle leggi, nella letteratura... Non è antitesi percepita dall’intelletto o intravista dalla fantasia; non è lotta contro la natura umana, come nell’età di mezzo; è dissonanza che stride in tutte le sfere del pensiero e dell’azione: è il dissidio tra lo spirito nuovo e le forme vecchie. In tale situazione il trionfo dell’uno o dell’altra ha influenza decisiva sulle istituzioni, sulla scienza, sull’arte. Qui appunto va notata la differenza dei risultati nelle razze germaniche e nelle latine: differenza che spiega in gran parte, perchè l’umorismo ebbe tanto sviluppo presso le prime, e riuscì quasi nullo presso le seconde».

Ora, si dovrebbe innanzi tutto intendere che, prendendo in esame un’eccezionale e speciosissima espressione d’arte come l’umoristica, queste rapide sintesi, queste ideali ricostruzioni storiche non sono ammissibili.

Come nella formazione d’una leggenda l’immaginazione collettiva rigetta tutti gli elementi, i tratti, i caratteri discordanti con la natura ideale d’un dato fatto o d’un dato personaggio ed evoca invece e combina tutte le immagini convenienti; così, nel tracciare in breve la sintesi d’una data epoca, inevitabilmente noi siamo indotti a non tener conto di tanti particolari in contradizione, delle singole espressioni. Non possiamo prestare orecchio alle voci che protestano in mezzo a un coro soverchiante. Nella lontananza, si sa, certi colori accesi, sparsi qua e là, si attenuano, si smorzano, si fondono nella tinta generale, azzurra o grigia, del paesaggio. Perchè questi colori risaltino, riassumendo intera la loro individualità, bisogna che noi ci avviciniamo: riconosceremo allora come e quanto ci avesse ingannato la lontananza.

Seguendo le teorie del Taine, considerando i feno-