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— Quando il bambinello verrà con la sua manina a battere a quell’uscio, chiamando Nonno! nonno! con l’odor del latte nella vocina, ah, voglio vedere se non aprirà! Aprirà.... E allora, figliuola mia, io non potrò più venire da voi, è vero; ma non importa! Io prego ogni sera il mio Gesù che vi faccia questa grazia.
Improvvisamente, barcollando, urlando, con le braccia levate, furibonda dagli spasimi e dalla paura, irruppe in quella stanza Marta, discinta, scarmigliata, inseguita dalla madre e dalle donne assistenti. Maria, Anna Veronica si levarono spaventate e le corsero dietro anch’esse. Marta andò a urtare contro l’uscio del padre e, battendovi con la testa e con le mani, chiamava, supplicava:
— Babbo! Apri, babbo! Non mi far morire così! Apri, babbo! Muojo, perdonami!
Le donne, piangendo, gridando, cercavano di strapparla di là. Il medico la prese per le braccia.
— Codeste son pazzie, signora! Via, via: il babbo verrà; si lasci condurre....
Le donne la circondarono, la tolsero quasi di peso, la trascinarono nella camera del travaglio.
Quivi la adagiarono sfinita su i guanciali.
Poco dopo, Maria, ch’era ritornata a origliare all’uscio del padre, entrò nella camera della sorella, con faccia stravolta, tutta tremante, a chia-
Pirandello. Esclusa. | 5 |