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i figli, i figli, peggio dei mariti! Gli scrivano per carità; gli scrivano che è proprio a gli estremi. Questa sera stessa le faccio dare i sagramenti.. Siamo cristiani, sì o no? è carne battezzata, sì o no?

— Vengo - con lei, — disse Marta, levandosi da sedere.

La madre e Maria si voltarono a guardarla.

— Vuoi andar tu? — domandò la madre. — Ti senti così male, Marta, e con questo tempo....

— Lasciami andare.... — insistè Marta, avviandosi per la sua camera.

La signora Agata stimò saggio consiglio non opporsi; ammirò la figlia che rispondeva così, con un atto di generosità, al male che il marito le aveva fatto. E le parve che con quella visita alla suocera moribonda Marta volesse rispondere al pentimento del marito, e suggellare la pace.

Marta, invece, cercando il cappellino e lo scialle nella camera al bujo, pensava tra sé: “— Sarà una vittima anche lei. Voglio vederla, conoscerla....„

— Eccomi pronta.

— Si appunti bene il cappellino, anzi lo lasci, dia ascolto a me, — le suggerì donna Maria Rosa. — Lo scialletto in capo, come ho fatto io.

Don Fifo attendeva sul pianerottolo del se-