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— Presto. Non dubitare: ritornerò. Ora, addio!

— Addio! Presto!

Marta andò via; e, cammin facendo verso casa, l’idea che le era balenata in mente, man mano assunse forma concreta, precisa. Nello stato d’esaltazione, quasi di delirio, in cui si trovava, non vedeva l’assurdo del rimedio improvvisamente concepito. E diceva tra sé, andando: — “Io non accetto il suo perdono, il perdono di chi avrebbe invece da pentirsi.... Non l’accetto.... Una punizione io me la merito. Sta bene! Me la darò. Ma una riparazione a tutto il male ch’egli mi fece prima, ingiustamente.... una riparazione egli me la deve.... Bene: io mi tolgo di mezzo, e quand’io mi sarò tolta di mezzo, perchè egli non potrebbe sposare mia sorella? Maria è saggia.... Maria è buona.... lo farà per la mamma.... faranno una sola famiglia con la mamma.... E così tutto sarebbe riparato....„

Andava in fretta, parlando tra sè; si sentiva come alleggerita da un peso enorme; si guardava intorno con gli occhi lucidissimi, ilari, e quasi rideva davvero a ogni cosa in cui lo sguardo s’imbattesse. Le pareva che una perfetta calma le si fosse fatta nello spirito.

E in tale stato d’animo rincasò.

— Hai deciso, Marta? — si arrischiò di domandare la madre.