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L’Alvignani credette di comprendere; tuttavia simulò un’aria tra smarrita e sorpresa. Un lieve sorriso gli si delineò su le labbra.

Da questo sorriso il Blandino, se fosse stato un osservatore più acuto, si sarebbe accorto che l’Alvignani s’era già messo in guardia.

— Perchè? Perchè mi dà sospetto la tua presenza qua....

— Oh sta a vedere ch’io non debba più venire a Palermo! E tu perchè ci sei venuto? E, di grazia, che sospetto?

— Non m’hai capito? — domandò il Blandino, guardandolo fiso.

— Non t’ho capito.... cioè, suppongo che tu non voglia alludere.... Sì? Ah sì? Ancora? Caro mio: acqua passata non macina più....

— Parola d’onore?

Gregorio Alvignani scoppiò di nuovo a ridere, poi disse:

— Sai la nuova? Tu diventi più stolido di giorno in giorno.

— Hai ragione! — confermò con molta serietà Luca Blandino, scrollando il capo e chiudendo gli occhi. — Oggi più smemorato e più balordo di jeri. Non posso più insegnare: non ricordo più nulla.... Ottanta, ottanta e ottanta: due lire e quaranta, è vero? Aspetta, credo che ci sia errore. Tre colletti, è vero? Due lire e quaranta....