Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 235 — |
sueta, sì; ma le parve come non uscita dalla propria bocca, o come se lei stessa avesse voluto imitarla.
Notò con sollievo che nulla di nuovo era avvenuto nella vita di tutti i giorni per quella strada, che tutto insomma era come prima, e volle costringersi ad accordarsi anche lei alla uniformità consueta dei comuni casi giornalieri. Ecco, ella adesso passava sotto Porta Nuova, come jeri, come l’altro jeri. E man mano che s’appressava a casa, sentiva, così per forza di riflessione e di volontà, crescer la calma.
Maria era al terrazzo e, guardando di tra i vasi dei fiori imbasati in fila su la balaustrata, scorse giù nella via la sorella. Marta le fe’ cenno con la mano, e Maria sorrise. Nulla di nuovo, neppure in casa.
— Come.... più presto oggi? — le domandò la madre.
— Più presto? Sì.... ho tralasciato una lezione particolare.... Mi faceva un po’ male il capo.
Diceva la verità. La voce, ferma. Si rammentava del mal di capo a proposito. Sorrise alla madre e aggiunse:
— Vado a svestirmi. Maria è sul terrazzo.... L’ho vista dalla strada....
Sola, in camera, si stupì della propria calma, come se non se la fosse imposta lei stessa, a