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Intanto era stato deluso: Marta non aveva risposto a quella lettera.

— Non ci si pensi più!

Ci aveva però ripensato di quando in quando. Ora la sua condizione era ben altra. Ma che ne godeva? E già cominciava per lui la sera.... Quanti guasti nella sua persona! È vero, ai guasti del corpo suppliva il prestigio morale. Sì, ma la gioventù!

Era tutto finito così?

L’Alvignani non rispondeva direttamente alle domande che sorgevano spontanee al ricordo di Marta: si sarebbe immerso, facendolo, in troppe preoccupazioni intorno all’avvenire di lei e suo; e istintivamente ne rifuggiva. Da un altro canto, troppo vivo e urgente era il bisogno di riposo, di distrazione. Sarebbe partito unicamente per riposarsi, ecco; se poi, per caso, gli fosse avvenuto di distrarsi in qualche modo, tanto meglio; ma senza alcuna compromissione dell’avvenire.

Aveva fatto in fretta i preparativi della partenza, e, appena in viaggio, aveva provato un subitaneo sollievo quasi insperato, come se le nebbie gli si fossero a un tratto squarciate attorno: un nuovo flusso vitale, un benessere ineffabile lo avevano colto e invaso. Ecco il sole! ecco il verde nuovo delle campagne! E il treno