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II.


Marta avrebbe voluto rifare tanto alla madre quanto a Maria la vita comoda e lieta d’una volta, allor che il padre viveva, e prosperava la conceria. E non risparmiava sacrifizii e lavoro. Aveva ottenuto dalla direttrice del collegio di dar lezioni particolari alle piccole convittrici delle classi inferiori; e quel che traeva da queste lezioni e lo stipendio mensile dava intatto alla madre, a cui proibiva di lamentarsi della troppa fatica alla quale si sottoponeva giornalmente, senza goder poi nulla dei frutti. Ma la madre s’ingannava. Marta non godeva? O non eran frutti del suo lavoro la rinata fiducia nella vita tanto della madre quanto de la sorella, e la presente pace? non era premio al suo lavoro il sorriso che ora ritornava spontaneo alle loro labbra? Avrebbe dato il sangue delle vene per vederle ancor più contente, per godere alla vista d’altri sorrisi su le loro labbra. E in fondo al cuore si sentiva inebriata della propria generosità, giacchè ella nell’intimo suo non s’era mai acchetata all’offesa che il padre le aveva fatto, condannan-