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le braccia tese che si andavano lentamente abbassando, man mano che il nero convoglio si allontanava; gli occhi fissi a gli sportelli del vagone in cui le tre amiche eran salite, e da cui ancóra fin laggiù, fin laggiù, si agitavano in saluto i fazzoletti.
— Addio.... Addio.... — mormorava quasi a sè stessa, agitando il suo, l’abbandonata.