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dice, alzar le mani su le allieve... Io, le mani? Se non l’ho toccata! Alla fine però accetta le mie ragioni.... Ma Dio, Dio, come andare innanzi così? Io non ne posso più!
Il giorno appresso, intanto, il padre della ragazza, il consigliere cavaliere ufficiale Ippolito Onorio Braganze, andò a fare una scenata nel gabinetto del Direttore.
Era furibondo.
L’obesità del corpo veramente non gli permetteva di gestire come avrebbe voluto. Corto di braccia, corto di gambe, portava la pancetta globulenta in qua e in là per la stanza, faticosamente, facendo strillare le suole delle scarpe a ogni passo. Alzare le mani in faccia alla sua figliuola? Neanco Dio, neanco Dio doveva permetterselo! Lui, ch’era il padre, non aveva mai osato far tanto! Si era forse tornati ai beati tempi dei gesuiti, quando s’insegnava a colpi di ferula su la palma della mano o sul di dietro? Voleva pronta e ampia soddisfazione! Ah sì, perrrdio! Se la signora Ajala aveva valide protezioni e preziose amicizie, lui, il consiglierrr Breganze, avrebbe rrreclamato rrriparazione e giustizia più in alto, più in alto (e si sforzava invano di sollevare il braccino) — sissignore, più in alto! a nome della Morale offesa non solo dell’Istituto, ma dell’intero paese.