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di lei di levar la fronte contro tutto il paese, quasi dicendo: — “Basto a me stessa e ai miei: non mi curo della vostra condanna„. — E si sentì messo da parte; non solo non curato, ma anche disprezzato e deriso dalla moglie. E una smania rabbiosa cominciò ad agitarlo, la quale si manifestava specialmente in uno sdegno incomprensibile per la professione ch’ella voleva darsi ad esercitare:

— La maestra! La maestra! Colei che fu mia moglie, ora deve fare la maestra!

E non se ne poteva dar pace, come se far la maestra significasse un disonore per il nome ch’ella aveva portato.

Intanto, come impedirglielo? come farsi vivo? come farle sentire ch’ella non poteva non curarsi di lui, spezzar la catena, sottrarsi al peso morto d’un legame, a cui non s’era mantenuta fedele?

E le smanie crescevano.... Un nuovo scandalo? una nuova vendetta? Si sarebbe prestato a fomentar la calunnia della pretesa relazione tra Marta e l’Alvignani, pubblicando le lettere che questi le aveva scritte? No, no! il ridicolo sarebbe caduto più apertamente sopra di lui. Tanto, il paese credeva a quella relazione scandalosa, e il partecipare alla calunnia gli avrebbe fatto soltanto sentir vieppiù l’impotenza sua contro