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tavia sottrarsi a un senso d’avvilimento nel vedersela accanto; non per sè, ma per quelle pettegole che la vedevano insieme con quella lì, accolta cioè dalla figlia della portinaja.

Si alzarono. Entrò in quella Mita Lumìa senza fretta.

— Oh, Marta.... Come stai?

E tentò un sorriso e porse la mano, molle molle.

— Cara Mita.... — rispose Marta.

E rimasero lì un breve tratto senza saper dire una parola di più.