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Illustre Amico,

Lei conosce le vicende di questo mio romanzo, e sa che con esso per la prima volta (ora son circa quattordici anni) io mi provai nell’arte narrativa, e che esso era — nella sua prima forma — dedicato a Lei.

Ma “chi di stampar opere lavora„, come il Berni direbbe, pretende spesso che nasca la gallina prima dell’uovo, che uno scrittore cioè abbia fama prima di mandare a stampa il libro che gliela dovrebbe dare. E per lungo tempo la mia Esclusa si vide costretta a rimaner tale e dalle case editrici e dal pubblico. Finché non apparve su La Tribuna di Roma: primo romanzo italiano nelle appendici di questo giornale.

Non so rendermi conto dell’effetto che abbia potuto fare nei pazienti e viziati lettori delle appendici giornalistiche; certo, scene drammatiche non difettano in questo romanzo, quantunque il