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IX.


Prima dell’alba del giorno appresso furono destate di soprassalto da uno strepito indiavolato giù per la strada: urli, grida scomposte che andavano al cielo, fischi spaventevoli di buccine marine.

— I pescatori.... — disse Maria, quasi tra sè, in un sospiro, nel bujo della camera.

Eh sì: quello era il giorno della festa dei santi Patroni del paese. Chi ci aveva pensato?

Come ogni anno, su dalla borgata marina venivano in tumulto, su lo spuntar del giorno, i così detti pescatori: quasi tutta la gente che abitava in riva al mare, non dedita alla pesca soltanto. A loro, a gli abitanti della borgata, era serbato per antica abitudine l’onore di portare in trionfo per le vie della città il fèrcolo de’ duesanti Patroni, che appunto nel mare avevano sofferto il loro primo martirio, e su i marinai perciò facevano valere più specialmente la loro protezione.

Così ogni anno la città era destata da quell’invasione fragorosa, come dal mare stesso in