tutti, pur non di meno, seguitiamo a tenerci stretti al nostro concetto, così come chi invecchia si ritinge i capelli. Che importa che questa mia tintura non possa essere una realtà per voi, se riesce a essere anche un pochino per me? — Voi, Madonna, certo non ve li tingete per ingannare gli altri, nè voi; ma solo un poco — poco poco — la vostra immagine davanti allo specchio. Io lo faccio per ridere. Voi lo fate sul serio. Ma vi assicuro che per quanto sul serio, siete mascherata anche voi, Madonna, e non dico per la venerabile corona che vi cinge la fronte, e a cui m’inchino, o per il vostro manto ducale; dico soltanto per codesto ricordo che volete fissare in voi artificialmente del vostro color biondo, in cui un giorno vi siete piaciuta; o del vostro color bruno se eravate bruna: l’immagine che vien meno della vostra gioventù. A voi, Pietro Damiani, invece, il ricordo di ciò che siete stato, di ciò che avete fatto, appare ora riconoscimento di realtà passate, che vi restano dentro — è vero? — come un sogno. E anche a me — come un sogno — e tante, a ripensarci, inesplicabili.... — Mah! — Nessuna meraviglia, Pietro Damiani; sarà così domani della nostra vita d’oggi! (Tutt’a un tratto infuriandosi e afferrandosi il sajo addosso). Questo sajo qua! (Con gioja quasi feroce facendo atto di strapparselo, mentre Arialdo, Landolfo, Ordulfo subito accorrono spaventati, come per trattenerlo). Ah per Dio! (Si tira indietro e, levandosi il sajo, grida loro): — Domani, a Bressanone, ventisette vescovi tedeschi e lombardi firme-